Nick: sdr Oggetto: LIBERTA` DI STAMPA: ITALIA 40° Data: 27/11/2003 11.37.7 Visite: 150
INDICE MONDIALE SU LIBERTA` DI STAMPA: ITALIA 40° POSTO By REPORTERS WITHOUT BORDERS Reporters Without Borders Il primo indice mondiale sulla liberta` di stampa riserva alcune sorprese per le democrazie occidentali. Stati Uniti peggio di Costa Rica ed Italia peggio del Benin. I cinque paesi con meno liberta` di stampa sono la Corea del Nord, la Cina, Burma, Turkmenistan e Butan. ========================= Sorprese tra le democrazie occidentali: USA peggio di Costa Rica ed Italia peggio del Benin. Reporters Without Borders pubblica per la prima volta un indice mondiale di paesi secondo il loro rispetto per la liberta` di stampa. Il rapporto dimostra anche che tale liberta` e` a rischio ovunque, con i 20 paesi a punteggio piu` basso registrati in Asia, Africa, America Latina ed Europa. La situazione e` estremamente critica in Asia, dove si registrano i cinque peggiori - Corea del Nord, Cina, Burma, Turkmenistan e Butan. La parte alta della classifica dimostra che i paesi ricchi non detengono il monopolio della stampa libera. Costa Rica e Benin sono esempi di come la crescita di una stampa libera non dipende solo dalla prosperita` materiale di un paese. L`indice e` stato prodotto chiedendo a giornalisti, ricercatori ed esperti legali di rispondere a 50 domande circa una intera gamma di violazioni di liberta` di stampa (come omicidi ed arresti di giornalisti, censura, pressione, monopolio di stato in alcuni campi, punizione di offese alla legge di stampa e regolazione dei media). La classifica include 139 paesi. Gli altri non erano inclusi in assenza di informazioni attendibili. Nei paesi peggiori, la liberta` di stampa e` un capitolo chiuso dove giornali indipendenti non esistono. L`unica voce esistente e` di media strettamente controllati e monitorati dal governo. I pochi giornalisti indipendenti sono costantemente molestati, imprigionati o forzati all`esilio dalle autorita`. I media esteri sono vietati o permessi solo a piccole dosi, sempre rigidamente controllati. Al vertice della lista ci sono quattro paesi che condividono la prima posizione - Finlandia, Islanda, Norvegia ed Olanda. Questi stati nord-europei rispettano scrupolosamente la liberta` di stampa nei loro paesi ma parlano anche di questo altrove, per esempio recentemente in Eritrea e Zimbabwe. Il paese con il punteggio piu` alto fuori dall`Europa e` il Canada, che viene quinto. Alcuni paesi con governi eletti democraticamente sono molto giu` nella classifica - come la Colombia (114-esima) ed il Bangladesh (118-esima posizione). In questi paesi, movimenti di ribelli armati, milizie e partiti politici mettono costantemente a rischio le vite dei giornalisti. Lo stato non fa tutto quello che dovrebbe per proteggerli e combatte l`immunita` molto spesso per la gioia di coloro responsabili di tale violenza. Costa Rica meglio degli Stati Uniti La bassa posizione degli Stati Uniti (17-esimi) e` principalmente a causa del numero di giornalisti arrestati o impriogionati nel paese. Gli arresti sono spesso causati dal fatto che rifiutano di rivelare le loro sorgenti di fronte alla corte. Inoltre, a seguito degli attacchi dell`11 settembre, alcuni giornalisti sono stati arrestati per aver oltrepassato la sicurezza in edifici istituzionali. Il paese a punteggio piu` elevato nel Sud e` il Costa Rica, 15-esimo. Questa nazione dell`America Centrale e` tradizionalmente il migliore del continente in termini di liberta` di stampa. Nel Febbraio 2002, ha cessato di essere uno dei 17 stati latino-americano che danno ancora sentenze di carcerazione per coloro che ``insultano`` i pubblici ufficiali. L`omicidio nel luglio 2001 del giornalista Parmenio Medina fu un eccezione nella storia dei media del Costa Rica. Cuba, l`ultima dittatura nell`America Latina, viene 134-esima ed e` l`unico paese della regione in cui non c`e` diversita` di notiziari ed i giornalisti vengono regolarmente imprigionati. In Haiti (106-esima), giornalisti sono bersaglio di milizie inforamli le cui azioni sono coperte dal governo. L`Italia prende brutti voti in Europa I 15 paesi membri della Comunita` Europea appaiono tutti nella zona alta della graduatoria, ad eccezione dell`Italia (40-esima), dove la diversita` dei notiziari e` minacciata seriamente. Il Primo Ministro Silvio Berlusconi sta facendo salire la pressione sulle stazioni televisive nazionali, ha chiamato i suoi stretti collaboratori a dirigerle e continua a combinare il suo lavoro come capo del governo e proprietario di reti private. La carcerazione del giornalista Stefano Surace, arrestato per offese risalenti a 30 anni fa, come anche il controllo dei giornalisti, ricerche, indagini giudiziarie e confische di attrezzature, tutte sono responsabili della bassa classifica del paese. La Francia - 11-esima, viene solo ottava in Europa a cusa delle misure di disturbo che mettono a repentaglio la protezione delle fonti giornalistiche e per l`interrogazione di polizia di molti giornalisti in mesi recenti. Tra gli Stati che aspirano all`entrata in Europa, la Turchia (99-esima) e` in posizione molto negativa. Malgrado gli sforzi di riforma del governo, mirati a facilitare l`entrata in Europa, molti giornalisti sono imprigionati ed i media censurati. La liberta` di stampa e` sotto assedio specialmente nel sud-est del paese. Altrove in Europa, come in Bielorussia (124-esima), Russia (121-esima) e la`ex URSS, e` ancora difficile lavorare come giornalisti ed alcuni sono stati uccisi o imprigionati. A Grigory Pasko, imprigionato nel Dicembre 2001 nella regione di Vladivostock in Russia, sono stati dati quattro anni di carcere per avere pubblicato immagini della Marina Russa che versava scorie radioattive liquide nel Mare del Giappone. Il Medio Oriente e la posizione ambivalente di Israele Nessun paese Arabo e` tra i top 50. Solo il Libano arriva al 56-esimo posto con una situazione della liberta` di stampa che e` tutt`altro che incoraggiante. In Iraq (130-esimo), lo stato usa ogni mezzo per controllare i media e tacitare ogni voce di dissenso. Il Presidente Saddam Hussein in particolare ha affidato ai media del suo paese come unico compito la diffusione della propaganda di regime. In Libia (129-esima) e Tunisia (128-esima), nessuna critica del Colonnello Gheddafi e del Presidente Ben Ali e` tollerata. La debolezza politica dell`Autorita` Palestinese (82-esima) implica che non ha potuto compiere attacchi sulla liberta` di stampa. Tuttavia, l`opposizione fondamentalista Islamica e` stata chiusa, alcuni attacchi fatti per intimidire ed attaccare i giornalisti locali e stranieri come molti altri temi rimangono tuttora un autentico tabu`. Lo scopo e` di raggiungere un immagine unita del popolo palestinese e di conciliare aspetti quali dimostrazionin di supporto per attacchi verso Israele. L`attitudine di Israele (92-esimo) verso la liberta` di stampa e` ambivalente. Malgrado la forte pressione sulla TV e Radio posseduta dalla stato, il governo rispetta la liberta` di espressione della stampa locale. Tuttavia, nel West Bank e nella striscia di Gaza, Reporters Without Borders ha registrato un ampio numero di violazioni del Comitato Internazionale dei Diritti Civili che garantisce la liberta` di stampa e che Israele ha sottoscritto. Fin dall`inizio delle incursioni dell`esercito Israeliano nelle citta` della Palestina del Marzo 2002, molti giornalisti sono stati maltrattati, minacciati, arrestati, ne e` stato impedito il movimento, sono stati bersaglio di arma da fuoco, feriti, e` stata invalidata la tessera di giornalista o infine sono stati deportati. Buoni e cattivi esempi in Africa Eritrea (132-esima) e Zimbabwe (122-esimo) sono i paesi piu` repressivi dell` Africa sub-Sahariana. L`intera stampa privata in Eritrea e` stata vietata dal governo nel Settembre 2001 e 18 giornalisti sono correntemente imprigionati nel paese. Il Presidente dello Zimbabwe Mugabi e` noto per il suo atteggiamento duro verso la stampa straniera e di opposizione. Dall`altra parte dello spettro, il Benin si attesta al 21-esimo posto malgrado sia stato classificato dal Programma di Sviluppo dell`ONU come una delle 15 nazioni piu` povere del mondo. Altri stati Africani, quali Sud Africa (26-esimo), Mali (43-esimo), Namibia (31-esimo) e Senegal (47-esimo), godono anche essi di una genuina liberta` di stampa. |